PRINCE OF PERSIA: LE SABBIE DEL TEMPO: UN’ONESTA OPINIONE SU UN CLASSICO SENZA TEMPO
Può un titolo, con enorme velocità e quasi prepotenza, trasportaci in un mondo molto lontano dal nostro, in bilico tra fantasia e realtà?
Sembra proprio questa la domanda da porci quando ci
approcciamo al primo titolo di “Prince of Persia”, intitolato “Le Sabbie del
Tempo” e uscito nel sempre più lontano 2003.
La storia, ambientata in una non ben specificata era dell’impero persiano, ruota attorno all’utilizzo di un artefatto magico, Le
Sabbie Del Tempo, liberato erroneamente dal nostro protagonista dopo la
conquista di una città; sarà poi suo compito, insieme all’affascinante Farah,
figlia del maraja della città, riuscire a rinchiudere di nuovo le Sabbie, prima
che possano uscire dal palazzo e contaminare il mondo.
Senza girarci intorno, "Prince of Persia: Le Sabbie Del Tempo" fu un titolo rivoluzionario, un
action-platform che ancora oggi continua ad ispirare e affascinare moltissimi
giocatori e sviluppatori: possiamo, infatti, ritrovare in tanti titoli odierni
molte meccaniche e trovate introdotte proprio in questo titolo, che fu da pioniere per la diffusione e lo sviluppo di tanti action platform moderni
(basti pensare, ad esempio, alla famosa serie “Uncharted”).
Tolta l’importanza storica e il fascino che ha da sempre
contraddistinto la saga e, in particolare, questo titolo, il punto di forza più
interessante è, secondo me, la leggerezza della vicenda e la fantastica
atmosfera:
“Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo” ci trasporta quasi in una fiaba de “Le Mille e Una Notte” e, con un uso molto interessante (quasi geniale) del tempo, ci rende protagonisti di un racconto al limite tra realtà e fantasia dove, un po' come il Maraja del famoso libro orientale, siamo sia desiderosi e impazienti di ascoltare la narrazione, sia affascinati dalla grande atmosfera che permea le vicende;
La summa di questo fascino viene raggiunta nel finale del titolo dove, un po' come accade nel grande classico della letteratura orientale, siamo costernati davanti alle ultime battute del titolo e quasi malinconici nel vedere come la storia, diretta magistralmente, riesce a stupirci e a metterci di fronte ad un quesito: ciò che abbiamo appena affrontato è reale, oppure è solo frutto della fantasia del protagonista e di tutti i personaggi coinvolti nella narrazione? L’indizio per la risoluzione di questo quesito ci sarà dato dal protagonista stesso, sarà al giocatore individuarlo e trovare una risposta a questo annoso enigma!
Come dimenticare poi la colonna sonora e l’ambientazione
del titolo, ispiratissime e capaci di calarci perfettamente in un’atmosfera
fiabesca e orientaleggiante, una delle caratteristiche più riuscite e immortali
di “Prince Of Persia: Le Sabbie del Tempo.
Consiglio a chiunque è appassionato di videogiochi di
provare questo titolo, si troverà di fronte una fiaba moderna, una storia da
vivere dall’inizio alla fine come un fantastico sogno, in bilico tra realtà e
finzione, dove poter tornare ogni volta che avremo bisogno di immergerci in
queste fantastiche atmosfere che solo l’Oriente riesce a possedere!
Eccoci ora al momento più atteso, quello sulle curiosità
riguardo al titolo:
- “Prince Of Persia: Le Sabbie Del Tempo” non è il primo capitolo della serie, ma è il reboot di “Prince OF Persia”, videogioco platform rivoluzionario uscito nel lontano 1989 per Pc e che ebbe due seguiti: Prince of Persia 2 e 3.
- “Prince Of Persia: Le Sabbie del Tempo” è uno dei primi videogiochi ad aver ispirato un film, intitolato come il gioco, uscito nel 2010 e che ebbe, nonostante molti problemi, un discreto successo al botteghino.
- Nell’intera durata del titolo non sentiremo mai
il nome del protagonista, che sarà chiamato semplicemente come Principe.
Ringrazio tutti coloro che hanno occupato una piccola parte
del loro tempo per la lettura, do appuntamento ai prossimi articoli e
Se non dovessimo rivederci,
Buon pomeriggio, Buona sera e Buonanotte!
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