SUPER MARIO GALAXY: COME REINVENTARE UN MITO


È possibile prendere un titolo di successo, che possiede determinate meccaniche quasi iconiche, e reinventarlo in una formula convincente e spettacolare?

Senza giri di parole: se stiamo parlando della saga di Super Mario e prendiamo in considerazione Super Mario Galaxy, la risposta è sicuramente affermativa!

Quando il titolo Nintendo uscì per Wii nel sempre più lontano 2007 fu quasi uno shock: uno dei titoli più importanti del panorama videoludico, che aveva fatto del 2D il proprio marchio di fabbrica, tranne in rare eccezioni come l’iconico Super Mario 64, viene reinventato in uno spettacolare 3D, con una fluidità e un gameplay mai visti fino a quel momento. Le premesse del titolo sono pressoché le stesse dei titoli precedenti, pur con qualche novità: Mario deve salvare Peach dalle grinfie del perfido Bowser che, grazie al potere delle Megastelle, può viaggiare in tutta la galassia. Il nostro simpatico idraulico, con l’aiuto di vari personaggi, dovrà andare di galassia in galassia fino ad arrivare al culmine del proprio viaggio e salvare l’amata principessa.

Le premesse classiche non devono, però, ingannare: Super Mario Galaxy fa dell’innovazione il suo marchio di fabbrica: 

Nel gameplay ritroviamo un platform solido e divertente, con meccaniche particolari (come il passaggio dal 3D al 2D in tante sezioni di gioco e l’utilizzo della gravità, che porta tanta varietà all’interno del titolo) e una struttura di gioco rivoluzionaria per i tempi: aree più piccole da esplorare, ma più dense e varie rispetto al passato. Il più grande pregio di Mario Galaxy, secondo la mia esperienza, è la struttura effettiva del mondo di gioco, che è una libera reinterpretazione dei mondi presenti nei precedenti videogiochi della serie: le varie galassie spiccano per divertimento e originalità, infatti ognuna è molto diversa dalle altre e sembra quasi che gli sviluppatori abbiano voluto modificare il gameplay a seconda del mondo di gioco in cui ci troviamo; quest’ ultima caratteristica è, secondo me, la più iconica del titolo, poiché dona all’esperienza estrema varietà e anche quel fascino che rende Super Mario Galaxy attualissimo anche a distanza di tanti anni dall’uscita. Da segnalare, per chi è un appassionato di musica, la stupenda colonna sonora, con picchi di grande qualità che vengono raggiunti in particolari sezioni che non anticiperò: 

Invito, quindi, chiunque a trovare questi brani nella prova effettiva del titolo.

Super Mario Galaxy è stato, quindi, un esperimento riuscito?

Il titolo Nintendo riesce in una grande impresa (riuscita solo a Super Mario 64 e in parte a Super Mario Sunshine, uscito per Gamecube nel 2002): reinventa e innova un titolo storico, ispirandosi agli aspetti più riusciti dei titoli 3D del passato, e riesce a renderlo attuale e divertente ancora oggi, con picchi di grande originalità che faranno le fortune di chi vorrà provare e riprovare questo grande classico senza tempo.

Eccoci ora al momento più atteso, quello sulle curiosità riguardo al titolo:

-        La colonna sonora di Super Mario Galaxy, per la prima volta all’interno della serie, è stata interamente composta da un’orchestra.

-        È possibile ritrovare, durante il viaggio di Mario, una galassia interamente dedicata ad un grande classico di Nintendo: “Luigi’s Mansion”, uscito nel 2001 per Gamecube.

-      Nella galassia Base Boa, è possibile ritrovare un altro riferimento ad un’importante serie Nintendo: un piccolo pianeta a forma di Pokeball, celebre strumento usato nella serie “Pokemon”.

Ringrazio tutti coloro che hanno occupato una piccola parte del loro tempo per la lettura, do appuntamento ai prossimi articoli e

Se non dovessimo rivederci,

Buon pomeriggio, Buona sera e Buonanotte!

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