LA NOIRE: ASCESA E CADUTA DI UNA VITA DI SUCCESSO

 


Los Angeles, fine anni 40: un poliziotto di nome Cole Phelps (pluripremiato per le imprese compiute durante la Seconda Guerra Mondiale ad Okinawa, in Giappone), per una fortunata e decisiva serie di eventi, inizia la propria scalata nel dipartimento di polizia di Los Angeles. Detta così sembra la più classica delle trame, ma cosa c’è di speciale in LA Noire e nel suo protagonista?

Il titolo Rockstar ci presenta un personaggio principale, appunto Cole Phelps, molto classico e all’inizio un po’ piatto: ci viene presentato come un poliziotto retto, giusto, molto devoto alle regole e inflessibile.

Con il passare dei casi, sempre molto interessanti e diretti quasi come se fossero parte di una serie TV, il suo personaggio acquisterà sempre più profondità: vedremo un uomo, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, che sarà capace di arrivare all’eccellenza e cadere, per poi congedarsi dal giocatore in modo dignitoso e molto toccante. Tutto ciò avverrà in una Los Angeles in cui tutto quello che vediamo può essere sia un inganno, sia una verità, in un contesto duro e terribilmente affascinante.

Ciò che mi ha sempre colpito di questo titolo è come riesca a dipingere tutte le sfaccettature della natura umana: nessun personaggio, infatti, è completamente buono o cattivo, è semplicemente umano e anche il nostro protagonista, tanto retto e giusto, si troverà ad affrontare terribili fantasmi del passato e scelte molte volte difficili e al limite della morale.

Detto ciò, ricordiamo che LA Noire, uscito nel lontano 2011, non ebbe purtroppo il successo meritato, ma rappresenta un vero e proprio cult, un titolo che all’epoca osava tantissimo, sia per il gameplay che per la storia cruda e realistica, e che meriterebbe un’occhiata da tutti coloro che amano il mondo dei videogiochi.

I videogiocatori che avranno intenzione di provarlo si troveranno di fronte un noir duro e crudo, capace di emozionare presentando, come abbiamo visto, un contesto toccante e veritiero, un terribile specchio della società di quel periodo, terribilmente simile, però, anche alla nostra società odierna.

Eccoci ora al momento più atteso, quello sulle curiosità riguardo al titolo:

-        Tutti i personaggi di primo, secondo e terzo piano sono in realtà attori che hanno prestato il loro volto alla controparte videoludica, grazie ad una particolare tecnologia chiamata “Motion Cam”.

-        Nel caso “Omicidio della calza di seta” è possibile ritrovare un cappello da cowboy appartenente al protagonista di un grande titolo Rockstar: il grande John Marston dell’indimenticabile Red Dead Redemption.

-         All’interno della sezione Narcotici tre casi (“La città nuda”, “Un mare d’erba” e “La trappola”) sono ispirati a 3 celebri film americani: “The Nacked City” (1948)”, “Reefer Madness” (1936) e “Set Up” (1949).

Ringrazio tutti coloro che hanno occupato una piccola parte del loro tempo per la lettura, do appuntamento ai prossimi articoli e

Se non dovessimo rivederci,

Buon pomeriggio, Buona sera e Buonanotte!

 

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